Pierantonio Cianti, 71 anni, è l'uomo morto nell'esplosione di Barberino del Mugello
La tragedia che questa notte ha scosso Barberino del Mugello assume contorni drammatici e personali. L'uomo trovato morto a seguito di un’esplosione e del conseguente incendio in via Giuseppe Garibaldi è Pierantonio Cianti, 71 anni. Secondo le prime e drammatiche ipotesi investigative dei carabinieri, supportate dalle testimonianze di vicini e conoscenti, la deflagrazione sarebbe stata innescata da un gesto volontario dell'uomo, esasperato dalle gravi difficoltà personali legate allo sfratto imminente e al mancato rinnovo del contratto d'affitto. La Procura di Firenze ha aperto un fascicolo.
Il dramma di Pierantonio Cianti
La dinamica dell'esplosione che alle 3,45 ha devastato l'appartamento al primo piano in via Garibaldi, a Barberino di Mugello, non lascia più spazio al caso. Dietro il boato e le fiamme si nasconde il dramma di Pierantonio Cianti, 71 anni, ex camionista in pensione.
La vittima e il gesto estremo
Come ricostruito dai carabinieri, l'uomo, divorziato e con una pensione modesta, era da mesi in profonda agitazione. Il motivo del suo tormento era la scadenza del contratto d'affitto, che non sarebbe stato rinnovato. Secondo le testimonianze raccolte sul posto, Cianti (noto come "Ciantòlo") aveva confidato ad amici e conoscenti la sua disperazione per l'impossibilità di trovare una nuova sistemazione.
Le indagini convergono verso la pista del gesto estremo: l'ipotesi più accreditata è che l'uomo abbia volontariamente innescato una fuga di gas che ha poi causato la violenta esplosione e il successivo incendio. Ma rimangono aperte anche tutte le altre ipotesi come la fuga di gas.
L'intervento e i danni enormi
Nonostante il pronto intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Barberino, arrivati con tre squadre, autobotte e autoscala, per l'anziano non c'è stato nulla da fare.
La potenza della deflagrazione è stata tale da danneggiare gravemente l'intero edificio, compromettendo la copertura e diverse porzioni murarie. Per ragioni di sicurezza, il viale della Repubblica, strada principale del paese, è stato interdetto al traffico a causa di un muro pericolante. I vigili del fuoco hanno esteso i controlli anche agli stabili vicini. Una famiglia è fuori casa.
Mentre la comunità si stringe nel cordoglio per la vittima, il caso è ora gestito dalla Procura di Firenze, che lavorerà sui rilievi tecnici per confermare in via definitiva l'origine della fuga di gas e l'ipotesi del gesto volontario.
